Teatro classico: Tre direzioni di ricerca/Le note di Ibsen per Hedda Gabler/ Documentazione critica/ Cecov/ Bruto secondo di Vittorio Alfieri/ Uno spettacolo popolare piemontese: Gelindo

Manara Valgimigli
Editrice La Mandragora

Giulia Lunetta Savino
Edizioni Dedalo

Peter Weiss
Giulio Einaudi Editore

Luigi Santucci
Città Armoniosa

Eduardo De Filippo
Giulio Einaudi Editore

Friedrich Perzyński
Dover Publications, Inc

Combining elements of dance, drama, music and poetry, the performances of Japanese No theater are a highly stylized form of entertainment. Accompanying the sumptuous costumes worn during performances are elaborately carved No and Kyogen wooden masks — major works of art in their own right. This book, based on a classic two-volume German study, presents a wealth of illustrations and information relating to these magnificent theatrical devices.
A new, informative introduction and extensive captions derived from the original text and newly translated, accompany the heart of the book--more than 120 full-page plates depicting museum-quality masks worn by actors playing gods, warriors, demons, and monsters, beautiful women, feudal lords, mad characters, and supernatural beings. All 303 illustrations from the original two-volume work are included.
A unique introduction to classic Japanese theater for Western theatergoers, this volume will also serve as an excellent reference for students, scholars, and enthusiasts of No drama.

Tennessee Williams
Giulio Einaudi Editore

Franca Valeri
Lindau

Eligio Possenti
Nuova Accademia

Franca Valeri
Baldini&Castoldi

Henrik Ibsen
Giulio Einaudi Editore

Giovanni Macchia
Adelphi Edizioni

“Questa storia di Don Giovanni, dove il critico letterario si unisce al musicologo, raggiunge nel suo genere la perfezione” scrisse una volta Guido Piovene. E, sul versante musicologico, Massimo Mila giudicò “geniale e definitivo” questo libro che, pubblicato per la prima volta nel 1966, da allora non ha cessato di arricchirsi, suscitando sempre un vasto interesse. Nella prima parte, Macchia ricostruisce la storia di Don Giovanni nelle sue oscure origini e nel suo svilupparsi attraverso i secoli, soffermandosi naturalmente soprattutto su Mozart e Da Ponte e puntando l'attenzione su certi “momenti di sviluppo e di crisi” nonché sulle “miracolose riprese” di questo personaggio che è fra i rari moderni assimilabili alle grandi figure mitiche e tutt'oggi “è vivo, nell'immortalità della sua giovinezza”. Nella seconda parte sono invece raccolti testi rari e poco conosciuti che vanno da uno scenario della Commedia dell'Arte al libretto della prima opera in musica su Don Giovanni e illuminano l'evoluzione del personaggio libertino. Questo libro è, per Macchia, un'occasione esemplare per seguire le modulazioni, rifrazioni, metamorfosi di una inesauribile immagine, che nasce dalla protesta contro il “culto della morte instaurato vittoriosamente tra il Cinquecento e il Seicento” e trapassa, attraverso la pratica di un “machiavellismo portato sull'amore”, nell'affermazione insolente, comica, drammatica ed empia del “puro gusto della vita”