Quadro Antico Dipinto Attribuito a G. Antonio Burrini Olio su Tela 600
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Dipinto Attribuito a Giovanni Antonio Burrini

Sibilla

Codice: ARARPI0262383

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Dipinto Attribuito a Giovanni Antonio Burrini - Sibilla

Caratteristiche

Sibilla

Artista:  Giovanni Antonio Burrini (1656-1727) Attribuito a 

Titolo opera:  Sibilla

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800 , XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Soggetto:  Ritratto/Volto

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tela

Descrizione : Sibilla

Olio su tela. Il dipinto è stato attribuito alla produzione di Giovanni Antonio Burrini, pittore modenese considerato uno dei promotori del rinnovamento pittorico della sua città, grazie all'introduzione del rinnovamento barocco e tardo barocco. Nella sua produzione ricorrono i ritratti di figure femminili storico-mitologiche, sempre raffigurate a mezzo busto, come in questo dipinto in cui è raffigurata una giovane bella donna, a mezzo busto e girata a guardare alla sua destra, vestita in abiti ricchi e adorna di gioielli., e con il capo coperto da un turbante, che la rimanda ad un contesto orientale. Storicamente registrato come "Sibilla", in realtà il soggetto del dipinto non corrisponde alla tradizionale raffigurazione iconografica della leggendaria profetessa, perchè tiene tra le mani un sacchetto, di denaro o di gioielli. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice di inizio '900 ridorata.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 89
Larghezza: 69
Profondità: 5

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 69
Larghezza: 49

Informazioni aggiuntive

Artista: Giovanni Antonio Burrini (1656-1727)

Nato a Bologna nel 1656, Giovanni Antonio Burrini è considerato, assieme alla corrente neoveneziana seicentesca di Bologna, uno degli artefici del rinnovamento della pittura della sua città, liberandola dalla tradizione accademica reniana, grazie all'introduzione degli elementi della corrente barocca. La sua arte si caratterizzò per l'originalità, la fantasia, lo stile intenso e travolgente, la tecnica di pennello virtuoso, il cromatismo, derivati dalla scuola veneziana e da quella fiorentina di Pietro da Cortona e Luca Giordano. Dopo una formazione artistica svolta come allievo di Domenico Maria Canuti, iniziò a lavorare sotto la direzione di Lorenzo Pasinelli. Burrini fece anche un viaggio a Venezia, dove conobbe l'arte di Paolo Veronese e di Tintoretto, prima di ritornare a Bologna. Ben presto strinse amicizia e collaborò con Giuseppe Maria Crespi, con il quale condivise uno studio. Burrini si trasferì poi a Torino nell'anno 1688, insieme con Tommaso Aldrovandini, per lavorare alla cappella della chiesa de' Padri Scalzi. Dipinse a Torino per la famiglia Carignano e Novellara, e insieme ad altri artisti, tra cui, Giuseppe Maria Crespi, Marcantonio Chiarini, Cesare Pronti, Ercole Gaetano Bertuzzi, Tommaso Aldovrandini ed Enrico Haffner, fu attivo per le case nobili bolognesi, per la famiglia Ratti, oltre che per le chiese della sua città. Nel 1709 fu uno dei membri fondatori della Accademia Clementina di Bologna, dove morì il 5 gennaio 1727.

Epoca:

XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.
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XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.
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Soggetto: Ritratto/Volto

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Olio su Tela

La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con basi inerti e oli.

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