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Museo Stefano Bardini
Museo Bardini
Edizioni Polistampa
English summary: Stefano Bardini began his career as an artist, but quickly applied his artistic senses to the practice of art restoration and collection, becoming one of the most important antiquarians of his age. He built his own exhibit hall in the former San Gregorio alla Pace convent in 1880, where his collection is now housed. This ample guide provides visitors with detailed descriptions and illustrations of the many pieces exhibited, along with biographies of the artists, a glossary, and index. Appendix with English translation. Italian description: Il volume mette a disposizione dei lettori, degli studiosi e dei visitatori una fitta messe di informazioni storico-critiche relative ai numerosissimi oggetti esposti lungo il percorso di visita, raccogliendo e sistematizzando le ricerche che negli ultimi anni hanno aggiornato le conoscenze sulla collezione Bardini. Centinaia di schede ragionate con riproduzioni delle opere a colori sono introdotte dai saggi di Antonella Nesi e Francesca Serafini, completate da approfondimenti di Serena Tarquini e Giada Batti, arricchite da biografie degli artisti, indici e glossario. Stefano Bardini, nato da una famiglia di modeste origini di Pieve Santo Stefano (Arezzo), mosse i primi passi nel mondo dell'arte in seno all'Accademia di Belle Arti di Firenze, frequentando i corsi di pittura di Bezzuoli, Servolini e Pollastrini, che tuttavia abbandonò quasi subito per dedicarsi alla più redditizia arte del restauro e del commercio antiquario. Nel 1880 decise di costruire il proprio negozio di esposizione sui resti dell'antico convento di San Gregorio alla Pace, costruito nel 1273 in piazza de' Mozzi. Le opere furono collocate su suggestive pareti tinte di un elettrico e inusuale blu fiordaliso, facendo del palazzo una delle mete dei più importanti collezionisti e direttori dei musei del mondo. I recenti restauri del museo, prima della sua inaugurazione il 4 aprile 2009, hanno restituito le tonalità del blu Bardini, che non appare mai identico in nessuna sala perché, in sintonia con la luminosità delle finestre, varia di tono per accompagnare le collezioni esposte. É nuovamente possibile respirare, con la stessa suggestione proposta dal fondatore, un ricco repertorio di opere d'arte del Rinascimento fiorentino e di manufatti d'arte applicata provenienti da tutte le parti d'Italia. Appendix with English translation